Per lavoro solitario vengono intese tutte le attività in cui un lavoratore è nelle condizioni di operare, per un intervallo di tempo più o meno breve, in solitudine, vale a dire “senza la presenza fisica di altre persone attorno” e, per conseguenza, impossibilitato ad essere soccorso, assistito e visto durante lo svolgimento dei propri compiti.
I settori maggiormente coinvolti nell’attività di “lavoro solitario” sono, ad esempio:
- le attività agricole, soprattutto nelle condizioni di utilizzo di mezzi agricoli;
- gli autotrasporti;
- le imprese di pulizie;
- le attività in magazzini di deposito o produzione;
- Lavoratori in celle frigo e locali ad accesso limitato;
- Le portinerie
È bene sottolineare che i rischi a cui si è maggiormente esposti, nei casi di lavoro solitario, sono strettamente correlati all’impossibilità di richiesta di aiuto ed assistenza in tempi immediati, che spesso si rivelano fattori determinati nelle criticità di alto pericolo.
Dal punto di vista puramente normativo, non è stato ancora disciplinato un testo di legge specifico per il lavoro solitario, almeno nel nostro Paese. Tuttavia, ricordiamo che l’art. 28 del D.lgs. 81/2008 obbliga il datore di lavoro a valutare TUTTI i rischi a cui può essere esposto un lavoratore, facendo rientrare tra le casistiche da attenzionare anche, e soprattutto, le esposizioni al pericolo di incolumità personale derivanti dallo svolgimento di attività in autonomia e/o solitaria.
Tra le norme riferibili al lavoro solitario, si menziona anche l’articolo 17, comma 1, lettera a) del D. Lgs. 81/08 e s.m.i., il quale pone a carico del Datore di Lavoro l’obbligo di valutare tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, compresi quelli derivanti da particolari condizioni lavorative, come appunto quelli dei lavoratori isolati.
A seguito di tali valutazioni il Datore di Lavoro deve adottare necessarie misure di prevenzione e protezione, oltre che stabilire procedure operative per eliminare e/o ridurre al minimo i rischi.
Sono considerati lavoratori isolati anche coloro che non operano realmente in solitudine, ma si trovano in un contesto che presenti difficoltà nella comunicazione, nel movimento o di impedimento fisico, oltre a tutti coloro che lavorano in luoghi remoti, di difficile accesso, in condizioni ambientali sconosciute o particolarmente avverse.
La natura giuridica e imprenditoriale della valutazione dei rischi è finalizzata a definire le corrette misure di prevenzione e protezione da adottare e porre in uso, al fine di conoscere le esposizioni a cui può essere sottoposto un dipendente nello svolgimento della sua mansione, e nell’ottica di eliminare, o quanto meno ridurre al minimo, i rischi connessi e derivanti da lavoro solitario è fondamentale che l’azienda si attivi nella produzione di idonea documentazione finalizzata all’osservazione e gestione operativa delle emergenze, così come monitorare le attività di sorveglianza sanitaria, intesa come adeguata attenzione verso il lavoratore dipendente nel garantire le migliori condizioni psicologiche e fisiche nello svolgimento di lavori in solitaria e, non ultimo, preoccuparsi di adottare elementi tecnici e tecnologici di supporto e assistenza, come i “dispositivi GPS UOMO A TERRA”
I dispositivi “uomo a terra” (chiamati anche “ManDown”) sono prodotti tecnologici da indossare facilment, essendo di ridotte dimensioni e facilmente adattabili (tipo alla cintura dei pantaloni o nei taschini, fino ad arrivare ai recenti dispositivi di smart-watch), che consentono di inviare la propria posizione, grazie da un ricevitore GPS, ed un segnale di allarme automaticamente nell’ipotesi che il lavoratore si dovesse trovare in situazioni di attenzionalità (uomo a terra, uomo morto, uomo da soccorrere)
Il dispositivo ManDown è concepito con la logica di “assistenza silenziosa” che consente di monitorare costantemente e continuamente la posizione GPS dell’utilizzatore, oltre che inviare segnalazioni automatiche di soccorso nei casi di pericolo (personale a terra per un lungo periodo di immobilismo -svenimento- o di caduta accidentale -urto da caduta- oltre che segnalazione volontaria di richiesta soccorso volontaria -tasto SOS-, solitamente collegato ad una centrale operativa H24, che gestisce l’emergenza in Real Time attraverso contatto diretto (vivavoce, se disponibile) o convogliando unità di verifica e soccorso nel punto rilevato di segnalazione allarme.
In alcuni casi il dispositivo può essere connesso, oltre che alla rete wireless, anche a quella di comunicazione GPS così da garantire il collegamento con unità/strutture distaccate (come una centrale operativa) in modo da permettere la geolocalizzazione da remoto e il dialogo diretto con l’assistito (nel caso di dispositivi provvisti di sistema VivaVoce).
Come funziona il dispositivo uomo a terra
Un dispositivo ManDown è concepito per assolvere al compito di rilevazione e inoltro avvisi in caso di pericolo potenziale dell’assistito, in tutte quelle situazioni in cui quest’ultimo non è in grado di chiedere attenzione autonomamente, o nei casi in cui si trovi in situazioni di presenza solitaria.
I localizzatori GPS per persone (Personal Tracker) sono dotati di sensori predisposti all’invio immediato di allarme al verificarsi di determinate situazioni, riconosciute come pericolose e potenzialmente rischiose per la persona.
Il mercato offre svariate soluzioni commerciali di Tracker GPS, tutti dotati di ricevitore di posizionamento GPS, oltre che sensori in grado di registrare perdita di verticalità o impatto improvviso, a cui fanno riscontro l’immediato invio di segnalazione di pericolo.
Per la trasmissione degli eventi un buon dispositivo “uomo a terra” deve essere predisposto con l’adozione di una SIM telefonica che garantisca una connettività di trasmissione dati ad alta velocità verso il destinatario designato (persona in caso di autogesione o centrale operativa in caso di servizi professionali).
La presenza all’interno del dispositivo di un ricevitore GPS integrato consente la localizzazione su cartografia (e/o APP specifica) del Tracker, garantendo così una rapida individuazione nel caso di necessità e pericolo.
Peculiarità dei migliori dispositivi Tracker GPS in commercio è la presenza, oltre che di tasti fisici di impostazione per l’automazione dei messaggi di allarme da generare, di un vivavoce integrato che permette, attraverso l’adozione di una SIM voce, il dialogo in tempo reale con l’assistito nella modalità di ascolto silente e dialogo, senza necessità di alcuna autorizzazione/permissione, in quanto settati in modalità automatica.
In conclusione, possiamo dire che un dispositivo uomo a terra professionale, oltre a non limitarlo al solo utilizzo in ambito lavorativo, in quanto è opportuno considerare l’estensione dei benefici dello stesso su determinate categorie di persone (anziani, malati di Alzheimer e persone bisognose di assistenza) è un supporto utile, oltre che necessario, da affidare ai lavoratori isolati, in quanto assolve egregiamente al ruolo di “presidio di sicurezza”, indispensabile per adempiere al D.Lgs. n. 81 del 9 aprile 2008, noto anche come testo unico della sicurezza, che prevede l’obbligo, in capo al datore di lavoro (sia a livello normativo che morale), di adottare tutte le misure di sicurezza necessarie alla tutela della salute dei propri lavoratori dipendenti.
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